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La sua concettualizzazione è stata per la prima volta elaborata da Tom Peters in un famoso articolo, The Brand Called You, nel 1997.
Il personal branding mira a posizionare gli individui in base al valore che offrono in un determinato mercato o ambito lavorativo. Conoscenze e know how specifici, competenze, esperienze, talenti, abilità, passioni e personalità vengono valorizzati per costruire una reputazione personale e una visibilità professionale soprattutto on line.
La presentazione "I am a personal brand" di Marieke Schoenmaker illustra come avviare il processo di analisi per definire il proprio brand personale.
Brand U.0, invece, è una bella presentazione di David Armano pubblicata due giorni fa su slideshare. In questa presentazione Armano presenta il suo modello delle 5 B’s per costruire il proprio brand personale:
Per approfondire sono disponibili due blog: Personal branding blog di Dan Schawbel e The personal branding blog di William Arruda e Kirsten Dixson.
Forse ti possono interessare altri nostri post precedenti:
Social media e personal branding
Il management secondo Tom Peters
Perchè non si raggiungono i propri obiettivi?
Brand U.0, invece, è una bella presentazione di David Armano pubblicata due giorni fa su slideshare. In questa presentazione Armano presenta il suo modello delle 5 B’s per costruire il proprio brand personale:
- Be Ubiquitous: Create multiple streams of “you”
- Be Social: Effectively manage your “social systems”
- Be Interesting: Write, photograph, share, give
- Be Remarkable: Do something worthy of a remark
- Be Yourself: Let your personality shine through.
Per approfondire sono disponibili due blog: Personal branding blog di Dan Schawbel e The personal branding blog di William Arruda e Kirsten Dixson.
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